giovedì 18 ottobre 2012

Io sottoscritto me auspico

Per caso oggi ho visto su Facebook, pubblicato da alcuni utenti, la seguente dichiarazione: 

"IL MINISTRO DEGLI INTERNI ITALIANO HA CHIESTO ( E OTTENUTO) L'ACCESSO AI PROFILI FB. QUINDI COPIA-INCOLLA IL SEGUENTE MESSAGGIO.
Dichiaro quanto segue: Qualsiasi persona o ente o agente o agenzia di qualsiasi GENERE , struttura governativa o privata, NON HANNO IL mio permesso (tranne su richiesta esplicita e con consenso mio personale) di utilizzare informazioni sul mio profilo, o qualsiasi parte del suo contenuto compaia nel presente, compreso ma non limitato alle mie foto, o commenti sulle mie foto o qualsiasi ARGOMENTO pubblicata nel mio profilo o diario. Sono informato che a tali strutture è strettamente proibito divulgare, copiare, distribuire, diffondere o raccogliere informazioni o intraprendere qualsiasi altra azione riguardante o contro di me tramite questo profilo e il contenuto dello stesso. Divieti precedenti si applicano anche ai dipendenti, stagisti, agenti o qualsiasi personale sotto la direzione o il controllo di dette entità. Il contenuto di questo profilo è privato e le informazioni in esso contenute sono riservate al circolo di persone alle quali esso è destinato. La violazione della mia privacy è punita dalla legge.
CC - 1 - 308 -1-103. Facebook è ora un'entità quotata in borsa PERTANTO RESA PUBBLICA AZIENDA QUINDI SOTTOPOSTA AD OBBLIGO DELLA LEGGE SULLA PRIVACY.
Siete tutti vivamente consigliati di pubblicare un bando tipo questo, o se preferite, copiare e incollare direttamente questa versione. Non pubblicare tale dichiarazione almeno una volta, permette indirettamente l'uso di oggetti quali immagini e informazioni contenuti nei vostri aggiornamenti di stato pubblici."


Non sono un drago in legge ma ad occhio e croce quanto scritto sopra penso sia quantomeno senza senso (per non dire una boiata). 

Qualunque cosa si pubblica su Facebook diventa per definizione pubblica, cioè a disposizione di tutti, ed è una pia illusione che le foto pubblicate, ad esempio, posso essere viste solo ed esclusivamente dai propri contatti (basta che uno di questi la condivida per renderla visibile ad altri contatti che a loro volta la possono condividere con altri ancora e via dicendo). 

Se la polizia postale e delle telecomunicazioni vuole accedere ai profili degli utenti di Facebook, basta che si faccia autorizzare da un magistrato, magari con una rogatoria internazionale e in quel caso non è una dichiarazione come questa che la può fermare. Mi aspetto, inoltre, che, senza autorizzazione del giudice, la polizia si guardi bene dall'accedere ai nostri profili in quanto qualunque cosa dovesse acquisire non si potrebbe utilizzare in tribunale.

Inoltre il trattamento di quanto pubblicato viene gestito da Facebook con la modalità che noi abbiamo accettato nel sottoscrivere il contratto all'atto dell'iscrizione e non è possibile modificarlo in modo unilaterale con una dichiarazione del genere. 

Insomma, penso che possiamo dormire sonni tranquilli. La cosa che invece mi preoccupa di più è la facilità con cui su Facebook si condividono o copiano contenuti quantomeno discutibili senza nemmeno verificarne la veridicità.
Il risultato è che Facebook è pieno di post dal contenuto a dir poco inesatto se non in alcuni casi delirante, tipo questo

"ATTENZIONE ! Vi informo che qualche figlio di buona donna stà pubblicando video invisibili e foto indecenti per le famiglie, sui profili senza che voi lo sappiate. Il padrone della bacheca non lo vede, ma gli altri si!!! Compare come se fosse una pubblicazione originale, addirittura viene aggiunto un commento. Per favore, ...se per caso accade sulla mia bacheca o se vi arriva qualcosa del genere da parte mia, cancellatelo!! L'amicizia e il rispetto verso voi per me significa molto!!! Copiate e diffondete sulla vostra bacheca, avvisate i vostri amici così evitiamo problemi e questioni offensive, grazie! fatelo girare ' GRAZIE"

Evidentemente è falso.

Come dice il proverbio: "Di quel che si vede metà si crede, di quel che si sente si crede niente". Su Facebook sembra non valere.

Un saluto
Alessandro


1 commento:

  1. Condivido in pieno. Aggiungo solo che al di là del sistema di permessi di facebook sui contenuti (immagini visibilo solo da amici, ad esempio), uno può sempre condividere il collegamento fisico verso l'immagine ospitata sulla CDN. Per ragioni di performance i permessi non vengono gestiti e l'immagine è così accessibile al mondo, a patto di conoscerne il link.

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